Non può assolutamente mancare a casa propria se si desidera diventare grandi musicisti o se si nutre per la musica una semplice ma travolgente passione: la tastiera musicale è infatti disponibile in commercio in più opzioni, diverse per caratteristiche, funzioni e dimensioni, così da soddisfare le variegate esigenze dell’utenza. A cominciare da chi muove i primi passi in questo campo, a chi, invece, di strada ne ha già fatta tanta, ed è un professionista del settore.
È davvero molta, infatti, la versatilità dello strumento in oggetto, capace di adeguarsi ai diversi contesti in cui è adoperato, mettendo a disposizione – a seconda dei casi – prodotti semplici e basici, ideali per l’apprendimento, oppure prodotti assai ricercati, ricchi di tasti e pulsanti, appannaggio dei più esperti. Una versatilità – la predetta – diretta conseguenza della vasta offerta di modelli, la quale, tuttavia, in alcuni casi, anziché semplificare la scelta, la rende maggiormente difficile, creando dubbi e titubanze in sede di acquisto. Preferibile allora fare un po’ di chiarezza sull’argomento, in modo tale che il proprio possa essere il “migliore” acquisto possibile, quello cioè più adatto alle necessità personali.
Come scegliere la migliore tastiera musicale
Genera differenti tipologie di suoni mediante un sintetizzatore “guidato” da tasti similari a quelli del pianoforte, ed eleva certamente la sensibilità umana, oltre a rappresentare una piacevole pausa quotidiana per rilassarsi e ritrovarsi. Disporre di una tastiera musicale permette di affinare la propensione artistica – se già c’è – oppure di scoprire uno strumento musicale che darà sicure soddisfazioni. Come pure di proseguire in quello che è un percorso già chiaro e “definito”, quello cioè che vede coinvolto colui che ne ha fatto il proprio lavoro, con esibizioni live.
Come or ora anticipato, infatti, il mercato offre diversi modelli dello strumento in oggetto, per i bambini, per i principianti, per i professionisti, modelli che nei rispettivi e differenti tratti distintivi sono in grado di rispondere a tutte le esigenze del caso: le dimensioni della tastiera, la pesatura dei tasti, il costo, la presenza della tecnologia MIDI (tramite cui è possibile comunicare con altri strumenti elettronici, e su cui ritorneremo nel corso della trattazione) sono – tra le altre – tutte voci che “compongono” la tastiera stessa, e che vanno considerate al momento della scelta.
Una scelta che talora può rivelarsi ardua, e dare adito a perplessità in merito al migliore acquisto da eseguire: ecco perché, prima di procedere a detto acquisto, è fondamentale individuare il destinatario dello strumento e le caratteristiche che nello strumento stesso si ricercano, senza trascurare i materiali di realizzazione ed il budget che si desidera impegnare.
Tasti: numero, pesatura e sensibilità
I tasti bianchi e neri – situati ad intervalli regolari – che formano la tastiera musicale, costituiscono il primo fattore a cui badare, poiché un maggior numero di tasti consentirà di avere una maggiore estensione di ottave. Un’ottava è un intervallo di 12 tasti, 7 bianchi e 5 neri: più precisamente, dopo ogni coppia di tasti neri abbiamo il tasto bianco con la nota DO, laddove invece l’ultimo tasto bianco a seguito dei tre neri è il SI. E tra il DO ed il SI si hanno appunto i predetti 7 tasti bianchi e 5 neri, che costituiscono l’ottava.
Le ottave possono andare da 2 a 4 (come ad esempio nelle tastiere da 25, 37 o 49 tasti), sino ad un massimo di sette (negli strumenti professionali con 88 tasti): la scelta, al riguardo, sarà strettamente legata alle proprie esigenze, e chi è alle prime armi, ad esempio, opterà per uno strumento di questa tipologia fornito di 49 tasti, mentre una tastiera musicale da 88 tasti si rivelerà indicata per l’esecuzione e lo studio di spartiti di musica classica. Si tratta in ogni caso, di informazioni indicative, che non possono prescindere da un’analisi più approfondita delle peculiarità costitutive dello strumento al quale si è interessati.
Dopo il numero dei tasti, importante è sottolineare che ciascuno di detti tasti possiede una determinata sensibilità alla pressione, corrispondente all’intensità, nel senso che la pressione del tasto inciderà sulla nota prodotta, a livello di estensione e di potenza del suono. Il tasto ha una certa resistenza al tocco, maggiore nelle note gravi e minore in quelle acute. I modelli più ricercati – progettati soprattutto per i concertisti, si contraddistinguono per i cosiddetti tasti pesati, tasti che cioè sono di maggiore durezza e resistenza a sinistra, divenendo poi man mano più leggeri verso destra, e che simulano, nella resistenza, quella del pianoforte. Tasti semi-pesati, invece, sono quelli che presentano un diverso tipo di resistenza e che sono adoperati specialmente per gli organi.
Strumenti campionati ed effetti
Cos’è il processo di campionamento? È la registrazione di un suono e la sua traduzione da segnale analogico a digitale. E partendo da questo assunto, con la tastiera musicale si hanno a disposizione diversi strumenti campionati, come pianoforte, strumenti a fiato o a corda; una o due centinaia sono i campioni reperibili negli strumenti per principianti, sino a 1.500/2.000 quelli invece riscontrabili nei prodotti di qualità, adoperati dai professionisti del settore. Una nota va alla polifonia, ossia alla possibilità di suonare contemporaneamente più note: di solito si può arrivare ad 8 note in simultanea, ma esistono modelli con livelli di polifonia maggiori.
Ecco invece qui di seguito gli effetti presenti in una tastiera musicale.
- Regolazione di volumi e frequenze. Ferma restando la presenza “fissa” di un comando per la regolazione del volume generale di uscita, in alcuni modelli – quelli professionali – è possibile regolare frequenze basse, medie o alte, oppure sistemi di equalizzazione;
- Splitvoice. È la possibilità di poter unificare in una sola tastiera due differenti strumenti, una grande risorsa per la creatività del musicista;
- Pitch-bend. Rotella di solito presente nella parte sinistra della tastiera musicale, consente di piegare (da “to bend”, piegare in inglese) la nota generata verso un suono più acuto o più grave;
- Modulatore ad anello. Anch’esso dalla forma di rotella e vicino al pitch-bend, permette di modificare e “sottolineare” una nota, ottenendo effetti quali il vibrato o il tremolo.
Aspetti funzionali
Sono diverse le funzioni presenti in una tastiera musicale, e di diversa utilità. Adoperato per scandire il tempo in BPM (battiti al minuto) mediante un segnale visivo e acustico è il metronomo, di accompagnamento al musicista e di aiuto in un miglioramento del senso del ritmo. Mentre l’amplificatore incorporato consente di suonare ad un volume più elevato, ovviamente entro determinati limiti. Il sottotraccia, invece, è rappresentato da basi ritmiche o melodiche su cui è possibile suonare, e risulta di ausilio nell’apprendimento dell’improvvisazione o dello studio di un brano: sono, in effetti, tracce già presenti all’interno dello strumento in oggetto.
Un ulteriore aiuto è dato dalla funzione di audio recording, tramite cui registrare un brano eseguito, per poi riascoltarlo, notando eventuali errori e migliorandosi. Concludiamo la tematica in esame con i pedali sustain, così chiamati perché “supportano” l’estensione della nota suonata: talora già a corredo della tastiera musicale, possono invece mancare del tutto nei modelli base, laddove invece in altri casi è previsto il solo ingresso per il collegamento.
Accessori in dotazione
La presenza di determinati accessori, oltre ad essere un elemento arricchente la tastiera musicale, si rivela in alcuni casi indispensabile: ci si riferisce innanzitutto al reggispartito, tramite cui leggere le melodie ed interpretarle, e al supporto per alzare la tastiera stessa, quasi mai tuttavia già in dotazione, e da acquistare dunque a parte. Non strettamente necessario come i precedenti, ma ugualmente importante, è poi il seggiolino, di aiuto nel conservare una posizione corretta durante le sessioni musicali, e raramente a corredo dello strumento.
Connettività
Quello della connettività è un aspetto rilevante da valutare in sede di acquisto, se si ha intenzione di adoperare la tastiera musicale insieme a un computer, così da evitare di incorrere in successivi acquisti. Vediamo brevemente a cosa ci si riferisce.
- Porta USB. Può essere utilizzata sia come ingresso (per permettere l’inserimento di penne USB o altre periferiche di archiviazione) che come output per il collegamento della tastiera ad altri dispositivi, quali un computer;
- Porte S/PDIF e mLAN. Sono altri tipi di porte tramite cui connettere lo strumento in oggetto ad altri dispositivi, come un computer, un tablet, o una scheda audio esterna;
- Jack Audio. Se si desidera amplificare il suono in uscita della propria tastiera, è importante verificare la presenza sulla stessa di un’uscita jack da 6,35 mm, laddove invece se si ha la necessità di mantenere volumi bassi, occorre un’uscita jack da 3.5 mm, cioè un’uscita per collegare le cuffie;
- Tecnologia MIDI. Acronimo di Musical Instrument Digital Interface, è un tipo di tecnologia progettata per mettere in comunicazione vari strumenti musicali (come sintetizzatori o batterie elettroniche) con dispositivi elettronici (quali computer o mixer). Ed è importante verificare questa compatibilità qualora si abbia bisogno di un prodotto da utilizzare per esibizioni live o per collegarsi al proprio computer: occorre, in tal caso, un sequencer sulla tastiera, che consente di leggere e riprodurre i file MIDI.
Tipologia di alimentazione
Una nota finale, ma non per questo di minore importanza, va alla tipologia di alimentazione della tastiera musicale, che può essere a batterie (di solito 6 o 8 pile stilo AA), oppure via cavo. Nel primo caso le batterie possono sia essere già a corredo dello strumento che da acquistare separatamente; nel secondo, invece, sarà necessario poter usufruire di un trasformatore, che collegato alla presa consentirà il funzionamento dello strumento stesso.
Prezzi e marche specializzate
Concludiamo la trattazione esponendo i costi della tastiera musicale e le marche del settore a cui potersi riferire per un buon acquisto. In ordine al primo punto, in base alle specifiche caratteristiche del singolo prodotto, è possibile orientativamente individuare tre fasce di prezzo, da quella più bassa (che parte dai 40-50 Euro circa), a quella più alta, che può essere maggiore – anche di molto – di 500 Euro circa, superando pure i 3000-3500 Euro. Per quanto concerne invece i brand affidabili verso cui veicolare la scelta, citiamo Bontempi, Casio, Yamaha, come pure Alesis, Rockjam, Roland.